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Autorizzazione Unica Ambientale allo scarico di acque reflue industriali e/o acque di prima pioggia e lavaggio delle aree esterne in corpo idrico superficiale
Codice procedimento
A.03bis
A cosa serve
Per attivare lo scarico di acque reflue industriali provenienti da edifici o impianti in cui si svolgono attività economiche, diverse dalle acque reflue domestiche e dalle acque meteoriche di dilavamento (art. 74, lett. h) del D. Lgs. 152/2006).
Per attivare lo scarico di acque meteoriche di dilavamento costituite da acque di prima pioggia e di lavaggio delle aree esterne di insediamenti rientranti nell'ambito di applicazione previsto all'art. 7 del R.R. 4/2009.
Con l'entrata in vigore del D.P.R. n. 59/2013 l'autorizzazione alla scarico di acque reflue viene di norma rilasciata nell'ambito dell'Autorizzazione Unica Ambientale (A.U.A.), la quale ricomprende i seguenti titoli abilitativi:
  • autorizzazione agli scarichi di cui al capo II del titolo IV della sezione II della Parte terza del D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152;
  • comunicazione preventiva di cui all'articolo 112 del D. Lgs. 3 aprile 2006, n.152, per l'utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento, delle acque di vegetazione dei frantoi oleari e delle acque reflue provenienti dalle aziende ivi previste;
  • autorizzazione alle emissioni in atmosfera per gli stabilimenti di cui all'articolo 269 del D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152;
  • autorizzazione generale di cui all'articolo 272 del D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152;
  • comunicazione o nulla osta di cui all'articolo 8, commi 4 o comma 6, della L. 26 ottobre 1995, n. 447;
  • autorizzazione all'utilizzo dei fanghi derivanti dal processo di depurazione in agricoltura di cui all'articolo 9 del D. Lgs. 27 gennaio 1992, n. 99;
  • comunicazioni in materia di rifiuti di cui agli articoli 215 e 216 del D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152.
Chi può avanzare la richiesta
I titolari o legali rappresentanti delle attività economiche che abbiano uno scarico che recapita in corpi idrici superficiali.
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Specifiche tecniche
L'istanza deve essere accompagnata da:
  • Relazione tecnica che descriva:
    • le fasi del ciclo produttivo e complementari allo svolgimento dell'attività, l'elenco delle principali materie prime e sostanze, e dei flussi che generano scarichi di acque reflue;
    • le modalità di attivazione dello scarico derivanti dalle lavorazioni anche in riferimento ad eventuali sistemi di accumulo/equalizzazione e successivo rilancio; in caso di scarico discontinuo specificare, in base alla frequenza di attivazione se è occasionale o periodico;
    • la presenza di eventuali recuperi con l'indicazione delle modalità di accumulo/stoccaggio e fasi di riutilizzo;
    • la presenza di eventuali scarichi in forma associata con descrizione delle caratteristiche dei reflui provenienti da altri stabilimenti;
    • le modalità di gestione dei reflui con individuazione schematica dei flussi e delle loro caratteristiche quali - quantitative;
    • la descrizione del sistema di raccolta e collettamento dei reflui;
    • la descrizione dell'impianto di depurazione (chimico/fisico/biologico) con riferimento al funzionamento delle apparecchiature e strumentazione installate, ai dispositivi e procedure di controllo, all'utilizzo di reagenti (quantità e caratteristiche), al dimensionamento fornendo potenzialità (in A.E. e/o Portata), portata di punta, compreso schema a blocchi e schede tecniche;
    • la descrizione di tutti gli scarichi recapitanti in ambiente e/o in pubblica fognatura specificando la tipologia acque scaricate, i quantitativi scaricati, il carico organico complessivo degli scarichi in abitanti equivalenti, il recapito dello scarico (al suolo, in corpo idrico superficiale) specificando coordinate UTM del punto di scarico, ubicazione e denominazione del corpo idrico;
    • nel caso di assoggettamento al R.R. 4/2009:
      • la descrizione delle attività svolte nelle aree esterne esposte al dilavamento meteorico e dell'eventuale presenza di stoccaggi di sostanza/materie prime e rifiuti e relative zone di carico/scarico o movimentazione;
      • la descrizione della rete di raccolta e convogliamento delle acque meteoriche di dilavamento e di lavaggio delle aree esterne e dei rapporti tra quelle reflue;
      • la descrizione dei sistemi di trattamento, separazione e scarico delle acque di prima pioggia e di quelle di seconda pioggia;
      • la descrizione delle procedure di emergenza e gestionali atte a rispondere a potenziali sversamenti nelle aree esterne come previsto nell'All. A del R.R. 4/2009.
  • Documentazione cartografica e planimetrica che contenga:
    • Estratto di CTR o Aerofotogrammetrica con evidenziata l'area dell'insediamento oggetto dell'istanza;
    • Estratto della carta catastale con indicazione dei confini di pertinenza dell'insediamento rispetto ai mappali;
    • Elaborato planimetrico in scala idonea con indicato: l'orientamento, i confini di proprietà, i settori dell'attività (con particolare di quelli che originano scarichi idrici), le aree di movimentazione, carico/scarico, stoccaggio materie prime e/o rifiuti, le aree permeabili e impermeabili (con retinature diverse), le pendenze dei piazzali/aree esterne, la presenza di cordolature e caditoie, la rete fognaria interna distinguendo le varie canalizzazioni con direzioni di flusso (acque reflue domestiche, assimilate a domestiche, industriali, meteoriche pluviali, meteoriche dilavamento aree scoperte), le reti ed i sistemi di raccolta, separazione, trattamento e smaltimento delle acque reflue e delle acque meteoriche e di dilavamento, le eventuali stazioni di sollevamento, i pozzetti di ispezione e campionamento, la localizzazione del punto finale di recapito degli scarichi in corpo idrico superficiale (con specificazione della denominazione e delle coordinate UTM/WGS84)
  • Autodichiarazione del titolare sulla presenza/assenza di sostanze pericolose nello scarico di cui alla tabella 3/A e 5 dell'Allegato 5 alla Parte III del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii..
  • Schede di sicurezza delle materie prime.
  • Ricevuta di pagamento degli oneri istruttori.
  • Ricevuta di pagamento dell'imposta di bollo (vedi istruzioni di dettaglio)
  • Copia del documento d'identità del titolare/gestore.
  • Procura per la sottoscrizione digitale e la presentazione dell'istanza con copia del documento di identità del procuratore speciale.
  • Autocertificazioni antimafia di tutti i soggetti interessati ai sensi del D.Lgs. 159/2011.
  • Documentazione opzionale da allegare:
    • Relazione di valutazione e verifica del rispetto dello SQA e dell'Indice LIMeco con le modalità di cui agli artt. 18 e 25 del Piano di Tutela delle Acque regionale.
Specifiche tecniche - Allegati
mod_AUA_GU-2015.pdf (file .pdf - dimensione 1,01 MB)
Modulo istanza di VOLTURA.docx (file .docx - dimensione 34,9 KB)
Modulo istanza di VOLTURA.pdf (file .pdf - dimensione 234,1 KB)
Informazioni
La domanda deve pervenire alla Città Metropolitana di Genova attraverso il SUAP del Comune territorialmente competente
Tempistica
L'autorizzazione allo scarico è un'autorizzazione preventiva, ciò significa che la stessa deve essere rilasciata prima dell'attivazione dello scarico.
I tempi del procedimento di rilascio dell'autorizzazione sono fissati dalla vigente normativa (D.lgs. n. 152/2006 e D.P.R. n. 59/2013) in 90 giorni.
L'autorizzazione allo scarico ha durata quindici anni, come previsto per tutte le tipologie di autorizzazioni ricomprese nell'A.U.A.
L'istanza di rinnovo deve essere presentata almeno un anno prima della scadenza e se inserita in A.U.A. sei mesi prima della scadenza.
Fonte normativaPotere sostitutivo
Ai sensi della Direttiva della Presidenza del Consiglio dei Ministri 9.01.2014, il titolare del potere sostitutivo, in caso di mancato rispetto dei termini procedimentali, è individuato a norma dell'art 2 comma 9 bis L. 241/1990 ss. mm. ii. nel Direttore Generale della Città Metropolitana di Genova.
Descrizione tempistica
La tempistica è dettata dalla normativa di settore e può prevede la convocazione di conferenza di servizi, sebbene di norma in forma semplificata e modalità asincrona.
Costi
Il contributo per le spese di istruttoria (approvato con Deliberazione della Giunta Provinciale di Genova n. 183 prot. 143284 del 06.12.2011) per il rilascio dell'autorizzazione alle emissioni in atmosfera è pari a:
  • Euro 180,00 per rilascio/rinnovo scarico di acque reflue industriali in corpo idrico superficiale;
  • Euro 180,00 per rilascio/rinnovo scarico di acque meteoriche di dilavamento in corpo idrico superficiale;
  • Euro 440,00 per rilascio/rinnovo scarico di acque reflue industriali (numero di scarichi superiore ad 1 (uno) indipendentemente dalla loro natura o scarichi contenenti sostanze pericolose di cui alla tabella 3/A o tabella 5 dell'Allegato alla parte III del D. Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii.;
  • Euro 50,00 per voltura atto di autorizzazione.
I pagamenti devono essere effettuati tramite il sistema PagoPA di Città Metropolitana di Genova
Modalità Avvio
Il procedimento viene avviato solo in presenza di documentazione completa nelle sue parti essenziali come specificato nella sezione "Documenti da allegare". In caso contrario la domanda viene dichiarata improcedibile.
Orario di ricevimento
Previo appuntamento (da concordare via mail) presso:
Città Metropolitana di Genova - Direzione Ambiente - Ufficio Rifiuti scarichi e bonifiche - Largo Cattanei 3 16147 GENOVA
Contatti
L'Ufficio Rifiuti scarichi e bonifiche riceve previo appuntamento
tel. 010 5499 843 - 879 - 815
ufficio.scarichi@cittametropolitana.genova.it
Direzione
Direzione Ambiente
Servizio
Servizio Tutela ambientale
Dirigente
BRUZZONE MAURO
Ufficio
Ufficio Scarichi e tutela delle acque
Responsabile ufficio
CHIARINI CARLA
Note
Al rilascio dell'A.U.A. allo scarico possono concorrere in caso di nuova istanza il parere A.S.L. per profili igienico sanitari, il nulla osta acustico e il parere urbanistico edilizio del Comune.
Protezione dati personali
Compilando la modulistica presente in questa pagina, Lei fornisce alla Città metropolitana di Genova alcuni Suoi dati personali, i quali saranno trattati per l'istruzione del procedimento e l'adozione del provvedimento conclusivo.

Le ricordiamo che le istanze e le dichiarazioni presentate per via telematica, ove l'istante o il dichiarante sia identificato attraverso il sistema pubblico di identità digitale (SPID) o attraverso la Carta d'identità elettronica (CIE), hanno la stessa validità ed efficacia di quelle presentate in forma cartacea o tradizionale (articolo 65 del Codice dell'Amministrazione Digitale).

Nei casi previsti dalla legge, i dati personali acquisiti nel contesto del procedimento amministrativo saranno comunicati ad altri soggetti pubblici o privati o saranno diffusi mediante pubblicazione. Parimenti la Città metropolitana di Genova potrà ricevere da altri soggetti, pubblici o privati, la comunicazione di dati personali che La riguardano, nei limiti in cui ciò sia necessario per l'istruzione del procedimento e l'adozione del provvedimento conclusivo.

La conservazione dei dati personali, comunque raccolti, avverrà nel rispetto della normativa in tema di documentazione amministrativa.

Maggiori e dettagliate informazioni possono essere reperite sul sito web istituzionale, alla pagina: Privacy PRATICO

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